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Pandoro
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Era da un sacco di tempo che volevo provare a fare il pandoro in casa. Quelli industriali sono sempre un po' asciuttini, io invece volevo un bel pandoro soffice, umido al punto giusto, profumato di burro, vaniglia e zucchero a velo. L'anno scorso, non avendo ancora quella meraviglia che è diventata padrona indiscussa della mia cucina (un KCC nuovo di zecca!), avevo provato una ricetta per la macchina del pane: una delusione assoluta. Adesso invece, con l'aiuto della mia fida planetaria, mi sono voluta lanciare! Ho scelto di provare la ricetta di pandoro senza sfogliatura di Adriano di "Profumo di Lievito". Era la prima volta in assoluto che mi avvicinavo ai lievitati, ma seguendo le sue istruzioni alla lettera sono riuscita ad ottenere un pandoro FANTASTICO. La cosa più complicata è stata "decodificare" le istruzioni, infatti la prima volta ho sbagliato qualcosina, ma poi ho capito e quindi vi trascrivo qui la ricetta "tradotta" per i...
Galettes au sarrazin
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In Bretagna le crêpes sono dolci. Se volete mangiare qualcosa di salato, chiedete delle galettes. La particolarità delle galettes è che sono a base di farina di grano saraceno, detto anche "blé noir". Per anni ho provato a farle partendo dalla ricetta delle crêpes e adattandola, ma il risultato era significativamente diverso. Alla fine questa estate sono riuscita ad estorcere il trucco alla mia creperia preferita (d'accordo, si trova in alta savoia, ma la creperia è bretone). Ho capito che il vero problema era nella farina. In pratica la farina di grano saraceno che troviamo in italia è macinata molto meno sottile e lascia intatta una parte del chicco, quella specie di pagliuzze nere. Quando questa arriva sotto ai denti, si sente un sapore molto pronunciato. Invece la farina acquistata in Francia è molto più sottile, il gusto è molto più omogeneo. Ho fatto il confronto tra varie marche di farina: la prima a sinistra è italiana, le altre due sono breto...
Lingue di gatto
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Ho cotto chili e chili di biscotto sacher di Montersino per la torta PME e mi è avanzata una quantità di albumi inverosimile. Considerando che rifugo da tutte le mousse e semifreddi a base di chiara d'uovo e che avevo già angel food per un esercito (prima o poi devo postare sia il biscotto sacher che l'angel food), per smaltire gli albumi residui mi sono buttata sulle lingue di gatto. Le lingue di gatto sono infide, ti guardano con quella espressione innocua del tipo "sono solo un leggerissimo biscottino io" e poi ti fregano con un miliardo di calorie. Be' non proprio un miliardo, ma il loro bel contenuto di burro e zucchero ce l'hanno. E poi creano dipendenza: mangiata una, puoi finirne un vassoio senza accorgertene. Sono leggere, croccanti e gustose, scivolano giù come acqua. E' il biscotto più versatile in assoluto, sono ottime sia in estate che in inverno, tanto su un cono gelato quanto vicino ad una tazza di cioccolata calda, per accompagnare...
Pasta frolla (1) di Maurizio Santin
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Fra me e la pasta frolla c'è una sorta di astio che dura da tempo. Molti anni fa per una riunioncina tra amici avevo fatto una crostata al limone. La pasta frolla era venuta un po' duretta, ma mi sembrava che potesse essere accettabile. Non avrei mai immaginato che, tagliandone la prima fetta, la mia paletta per dolci si sarebbe spaccata a metà tra l'ilarità dei presenti! Da quel momento tra di noi è stata guerra aperta. Per un bel po' di tempo ho provato tante ricette, ma mai nessuna che mi soddisfacesse. Poi ho gettato la spugna. Recentemente, da quando mi sono reinventata pseudopasticcera, ho avuto una botta di orgoglio che mi ha portato a ricominciare con i tentativi, finchè non ho scoperto due versioni che mi sembrano molto buone. La prima, che vi presento di seguito, è la pasta frolla di Maurizio Santin con metodo sabbiato. Ingredienti: 500g di farina (anche integrale!) 250g di burro 140g di zucchero a velo 3 tuorli + 1 uovo intero Il metod...
Banana bread noci e caramello
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Mi sono svegliata con tutte le migliori intenzioni del mondo: ho fatto colazione con le mie fette biscottate (niente schifezze oggi!), ho preparato il mio bibitone di tisana drenante da mettere sulla scrivania e sorseggiare durante la giornata (niente schifezze oggi!), mi sono lessata del riso integrale che ho condito con spinaci al vapore (oggi niente schifezze abbiamo detto!). Quindi immedesimandomi in una di quelle figure slanciate delle pubblicità, che si nutrono solo di yogurt o cereali in giardini o terrazze bellissimi, tutte rigorosamente indossando camicie bianche che svolazzano con il vento, pronta per questa giornata all’insegna della leggerezza, sono andata a lavoro. Ma ancora prima di potere dire “Buongiorno” LEI, la mia serpe in seno, porgendo come la mela ad Eva, mi allunga sotto il naso questo: Taglio per decenza gli insulti che si è presa per avere ancora una volta mandato all’aria i miei progetti di ristrettezze calorich...